I Palombari del Comando Operativo Subacqueo e Incursori “Comsubin” continuano l’attività di bonifica dagli ordigni esplosivi residuati bellici, ancora presenti nelle acque dei litorali e dei laghi italiani. Nel mese di luglio i palombari del Gruppo Operativo Subacquei “GOS” hanno distrutto oltre 2.000 ordigni inesplosi, tra proiettili di medio e grosso calibro, mine subacquee, bombe da mortaio, bombe d’aereo e bombe a mano e grandi quantitativi di detonatori. Le attività di bonifica sono state condotte in località Tre Ponti a Livorno, ad Anzio, Messina, Trapani, Taranto, Molfetta e Cagliari, nelle acque dell’isola di La Maddalena e nel litorale campano. Per gli appassionati del mare o del lago che con la bella stagione riprendono l’attività subacquea ricreativa, si consiglia di non toccare assolutamente i manufatti, eventualmente rinvenuti, la cui forma possa ricordare o meno un ordigno esplosivo o parti di esso. Quello che invece è doveroso fare, per l’incolumità di tutti, è di identificare il sito di ritrovamento dell’oggetto e, qualora si abbia con sé una macchina fotografica subacquea farvi una fotografia. Poi occorre denunciarne immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o stazione dei Carabinieri, che richiederà l’intervento del Gruppo Operativo Subacquei di Comsubin che provvederà alla sua rimozione e brillamento.
Fonte: La Spezia.cronaca4
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