Benvenuto fra le meraviglie del sesto continente
A Matera è stata quindi istituita la AAS all’interno del Club Aqvaworld dove è presente la piscina riscaldata più profonda d’Italia (11 metri) dedicata alle attività subacquee, che si presenta come unica a livello nazionale per le immersioni indoor. Questo spazio nato per i corsi di subacquea, ricreativi e professionali, offre agli appassionati o a chi vuole avvicinarsi al mondo della subacquea, un’opportunità irripetibile: poter fare un corso di apnea o un corso di ARA in completa sicurezza con istruttori federali certificati.
La AAS consente di iniziare l’attività subacquea e anche di continuarne l’approfondimento fino a raggiungere il livello di “guida subacquea” o di “istruttore”, e instradare gli allievi verso una nuova possibilità di lavoro. La AAS si avvale al suo interno della collaborazione di un team di istruttori qualificati. Le didattiche utilizzate per i corsi sono DAN,SSI, PADI e CMAS, agenzie tra le più moderne e dinamiche che ci sono nel nostro territorio.
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Luca Ruggieri, direttore tecnico
Molto spesso, parlando con persone che non hanno mai praticato attività subacquea, mi sono sentito dire: «Non potrei mai… proprio non me la sento… ho persino paura a mettere la testa sott’acqua, figuriamoci se sarei in grado di immergermi! Subacquei … bisogna nascere». Invece non c’è niente di più sbagliato! Nessuno nasce subacqueo, coloro i quali, nelle varie discipline, oggi possono vantare la loro professione, è soltanto perché lo sono diventati nel tempo. L’aspetto fondamentale è considerare quale sia l’età migliore per iniziare a praticare questo sport, e quale sia il percorso ottimale da seguire. Personalmente ritengo che l’età compresa tra i 10 e i 13 anni sia la migliore, se poi il bambino avesse alle spalle 2/3 anni di corsi di nuoto al fine di acquisire una fondamentale acquaticità, tutto sarebbe più semplice. La cosa importante poi è affidare le prime nozioni a istruttori che parlino un linguaggio semplice e chiaro, idoneo all’età, e che siano dotati principalmente di una notevole pazienza, necessaria per poter insegnare ai giovani allievi.
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Angelo Troccoli, Responsabile Corsi & Logistica
Nota con il termine inglese “scuba diving”, questa attività permette di respirare sott’acqua con l’ausilio di un autorespiratore ad aria che ci consente, per giunta, di rimanere in immersione in tempi prolungati a seconda della miscela utilizzata. Si può distinguere tra subacquea ricreativa e subacquea professionale: entrambe utilizzano il sistema a circuito aperto detto A.R.A. (autorespiratore ad aria con erogatore, originariamente sviluppato dal grande Jacques Cousteau con il nome Aqua-lung), e il sistema a circuito chiuso detto A.R.O. (autorespiratore ad ossigeno).
A differenza dell’apnea, la prima cosa che colpisce in un primo momento è l’assenza della sensazione tipica di “fame d’aria”, che prova chi si immerge senza una preparazione specifica, che è data più da un limite mentale piuttosto che da un’immediata e reale necessità di respirare… ci troviamo in una dimensione totalmente differente e stiamo respirando quasi in modo normale! Riassumendo, possiamo dire che la subacquea è divertimento, contatto stretto con la natura, vedere un mondo che non pensavi esistesse, fare nuove conoscenze, avere intesa con il nostro compagno e tanto altro. Siete pronti? Bastano una muta, una bombola, un erogatore e un GAV (giubbotto ad assetto variabile) e si parte per le meraviglie del sesto continente!