Ecco Octlantis, la città subacquea costruita dai polpi. Accade in Australia


Nella Baia di Jervis, al largo della costa orientale australiana, è stata scoperta quella che potrebbe definirsi una vera e propria città sommersa abitata da 15 esemplari del polpo. A scoprirla, il team di biologi marini provenienti da diversi paesi dell’università dell’Alaska Pacif, che ha filmato queste creature “indaffarate” in complesse relazioni sociali e ha poi pubblicato lo studio sulla rivista “Marine and Freshwater Behavior and Physiology”. A questa piccola comunità è stato dato il nome di Octlanlis, trattandosi, come è evidente, di una nuova Atlantide. Il sito di Octlantis si trova a 15 metri di profondità, si sviluppa su 18 metri di lunghezza, e comprende ripari nella roccia, tane ricavate nella sabbia e grattacieli formati da cumuli di conchiglie e altri gusci di prede consumate. Octlantis è il secondo assembramento di polpi; il primo, denominato Octopolis, era stato individuato nel 2009 nella stessa baia ed era stato creato all’interno di oggetti abbandonati dall’essere umano. Nel 2009 gli scienziati avevano ipotizzato che i polpi avessero bisogno di strutture artificiali per costituire insediamenti stabili, ma l’individuazione di Octlantis spinge alla revisione di questa teoria. A differenza di Octapolis, Octlantis, infatti, presenta ripari nella roccia, grotte scavate nella sabbia e costruzioni apparentemente create dagli animali stessi. Gli abitanti Octantlis sono stati visti spesso interagire tra loro, con contatti che talvolta mostrano anche forme di aggressività con cambi di colore, o tentativi di appropriarsi della tana altrui. Un atteggiamento antagonistico che i biologi non sono ancora riusciti totalmente a spiegare, ma che potrebbe dipendere dalla densità abitativa dello spazio.

Fonte: Tpi News

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