Archeosub: bando per la realizzazione del progetto MUSAS


Un concorso fotografico per la realizzazione dell’immagine coordinata che caratterizzerà la comunicazione relativa al Progetto MUSAS – Musei di Archeologia Subacquea Tutela valorizzazione e messa in rete del Patrimonio Archeologico Subacqueo (Campania, Calabria, Puglia), nel prossimo futuro. È quanto promuoverà l’istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, organo tecnico del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

Scopo del Progetto MUSAS è realizzare un programma di valorizzazione integrata, attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative, che metta in rete aree archeologiche sommerse e terrestri e Musei che conservano reperti di provenienza subacquea. Il Progetto intende sperimentare su scala sovraregionale un modello integrato di monitoraggio, conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico sommerso, nelle collezioni museali e in situ, in modo da costituire una buona pratica da estendere e replicare su altri siti. Esso prevede l’implementazione di alcuni servizi innovativi così da incrementare il numero di visite annuali. Si vuole sviluppare il turismo subacqueo migliorando l’esperienza di fruizione dei siti archeologici sommersi.

Le aree archeologiche sommerse incluse nel progetto sono: Area Marina Protetta – Parco Sommerso di Baia (Bacoli); il porto romano di Egnazia (Fasano); Kaulon (Monasterace): frammenti di colonne e blocchi semilavorati.
Le aree archeologiche terrestri sono: Parco Archeologico delle Terme di Baia (Bacoli); Area Archeologica di Egnazia (Fasano); Parco Archeologico di Kaulon (Monasterace).
I Musei sono: Museo Archeologico Nazionale di Crotone; Museo Archeologico dei Campi Flegrei (Baia – Napoli); Museo Archeologico Nazionale di Egnazia (Fasano); Museo Archeologico Nazionale di Manfredonia.

Il progetto prevede la realizzazione di:

1) Portale per la fruizione del Museo Virtuale dell’Archeologia Subacquea, nel quale saranno illustrati attraverso immagini/schede e ricostruzioni 3D i reperti di provenienza subacquea presenti nei Musei, siti sommersi e terrestri sopraindicati.
2) Sistema di esplorazione aumentata dei siti archeologici sommersi.
3) Una rete di nodi sensori sottomarini innovativi, dispiegabili in modo flessibile per il monitoraggio ambientale, funzionale alla verifica dello stato di conservazione dei siti, e alla localizzazione dei subacquei.

Le attività connesse al progetto consentiranno, inoltre, di definire le buone pratiche per:
1) promuovere la conoscenza dell’archeologia subacquea;
2) promuovere percorsi di visita sia reali che virtuali in ambiente sommerso e subaereo;
3) promuovere il turismo archeologico subacqueo ampliandone le esperienze sensoriali;
4) monitorare e proteggere i siti archeologici subacquei.

Le domande dovranno essere presentate entro il 30 maggio 2017 alle ore 12.30.

Fonte: ISCR

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