Passione subacquea: le regole per immersioni sicure


Gli esperti del DAN Europe (Divers Alert Network) suggeriscono 10 regole  da seguire per effettuare immersioni in totale sicurezza, facendo particolare attenzione all’idratazione, ai traumi dell’orecchio e alla qualità dell’aria nelle bombole.

  1. Frequenta corsi di immersione, di primo soccorso, anche con ossigeno, e di aggiornamento con istruttori qualificati.
  2. Sottoponiti a controlli medico-subacquei annuali, anche dopo malattie e infortuni o se devi assumere farmaci. Ricorda di compensare adeguatamente per non mettere a rischio le orecchie. Durante la discesa verso il fondo, mentre la pressione aumenta, i subacquei devono compensare la riduzione di volume negli spazi cavi dei seni paranasali  e nell’orecchio medio (attraverso la tromba di Eustachio). Altrimenti possono comparire disagio e dolore. Gli infortuni più comuni hanno a che fare, infatti, con la pressione. Se il sub non riesce a compensare e sente dolore o fastidio durante la discesa, deve risalire lentamente fino a che il fastidio si attenua e provare di nuovo a compensare. Non fare immersioni se si ha il raffreddore o si è congestionati. I sintomi da non trascurare sono malessere, da lieve a forte dolore, ronzio, udito ovattato, nausea, vomito, vertigini. In questi casi bisogna interrompere le immersioni, perché continuare a immergersi potrebbe causare gravi infortuni. Cure e trattamenti adeguati, sotto la supervisione di un medico, possono ridurre i tempi di recupero dai sintomi del barotrauma, in modo da tornare di nuovo sott’acqua senza problemi.
  3. Mantieniti idratato bevendo regolarmente acqua o integratori salini. Evita alcol e sforzi intensi, prima e dopo essere stato sott’acqua. Dopo l’immersione l’azoto viene eliminato dai polmoni, ma questo processo è più difficoltoso se il subacqueo è disidratato e quindi più suscettibile alla formazione di bolle nel sangue e nei tessuti, aumentando il rischio di malattia da decompressione. La disidratazione, infatti, riduce il volume di plasma sanguigno e la perfusione dei tessuti: il sangue si addensa e il flusso si riduce, influendo sul rilascio di azoto. Occhio, quindi, ai segni della disidratazione: vertigini, mal di testa, crampi muscolari, stanchezza, secchezza delle fauci/bocca appiccicosa, urina di colore scuro, diminuzione dell’urina prodotta e, ancor peggio, tachicardia, polso debole, respirazione rapida, pressione sanguigna bassa, irritabilità e confusione, convulsioni, basso livello di coscienza. Il consiglio è bere un bicchiere d’acqua ogni 15-20 minuti. Sì a sali per reidratazione orale e bevande isotoniche, in quanto reintegrano sali ed elettroliti. Questo permetterà ai tessuti di essere idratati e, di conseguenza, evitare un ridotto scambio di gas, che potrebbe causare formazione di bolle e malattia da decompressione (Mdd). Più acqua si beve, meno bolle pericolose si creano.
  4. Controlla sempre il buono stato e il perfetto funzionamento di tutta l’attrezzatura, tua e del compagno. Assicurati che sia adeguata all’immersione pianificata. La sicurezza è anche nell’aria, quella contenuta nelle bombole che danno la possibilità di respirare sott’acqua, permettendo di godere la vita marina. Quest’aria può essere soggetta a diversi tipi di contaminazione, quella da monossido di carbonio è la più pericolosa. I segnali tipici e i sintomi di un’intossicazione da CO sono dolore e sensazione di pressione alla testa; vertigini; nausea; affanno dopo uno sforzo; confusione; vomito; paralisi o perdita dei sensi; labbra, guance e unghie arrossate (specialmente in fase iniziale).
  5. Indossa Gav, doppio erogatore, manometro e coltello; anche se usi il computer, porta con te profondimetro, orologio e tabelle.
  6. Immergiti sempre in condizioni meteo-marine favorevoli, con adeguata assistenza in superficie e in coppia. Usa la boa segnasub.
  7. Immergiti entro i limiti del tuo brevetto. Evita profili ‘yo-yo’ e non trattenere mai il respiro durante la risalita.
  8. Risali a 9-10 metri al minuto di velocità, utilizza i modelli decompressivi più aggiornati e privilegia i più elevati livelli di ‘conservativismo’.
  9. In caso di sospetta malattia da decompressione, va somministrato subito ossigeno al 100% con un erogatore adeguato e per il tempo necessario. Non tentare procedure di ricompressione in acqua.
  10. Smettere di fare immersioni 24 ore prima di volare, o 12 ore se ci si è immersi solo una vota.

Fonte: DAN Europe

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